Generale d'armata e scrittore italiano. Ufficiale superiore, dopo avere
partecipato alla prima guerra mondiale, fu incaricato dell'insegnamento della
storia militare all'Accademia di Modena prima e alla Scuola Superiore di Guerra
poi. In quel periodo pubblicò una
Storia dell'arte militare
moderna (1924) e un saggio di critica storico-militare,
Guerra e
Vittoria (1927), che ebbero molto successo. All'inizio della campagna di
Etiopia del 1935-36 venne destinato al comando della Divisione Gavinana e
successivamente a quello del II Corpo d'Armata. Con questo, formato dalle
divisioni Gavinana, Gran Sasso, 21 Aprile e da truppe coloniali di vario tipo,
ebbe la parte più importante nella lunga battaglia dello Scirè
(febbraio-marzo 1936) combattuta contro le forze di Ras Immirù e del
Degiac Aialen Burru, risoltasi con la vittoria italiana. Ha scritto parecchie
opere di carattere storico-militare e saggi critici fra i quali ricordiamo
Come abbiamo perduto la guerra in Africa, sullo svolgimento della guerra
africana del 1940-43 (Catania 1876-1965).